La critica letteraria PDF Stampa Email
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Albert Béguin

Abstract

In questa conferenza del 13 ottobre 1952, tenutasi presso il «Centre de Formation des Journalistes» di Parigi, Albert Béguin, partendo dalla propria esperienza di critico «engagé» e da personali convincimenti circa l’autentica funzione e gli obiettivi principali della libera critica letteraria, indaga i limiti imposti al ruolo effettivo del critico dalle logiche censorie della politica del suo tempo e dai vincoli prescritti dalle leggi di mercato, le quali, mercificando il valore della cultura, sembrano ingabbiare la libertà d’espressione e, talvolta, svilire la qualità stessa dei lavori di esegesi.

 

Albert Béguin (Neuchâtel 1901- Roma 1957) è stato un critico letterario, scrittore e traduttore. Dopo essersi laureato nel 1923 in lettere classiche all’Università di Ginevra, fu per alcuni anni lettore di lingua e letteratura francese nell’Università di Halle. Nel 1937, tornato a Ginevra, Béguin discusse la sua tesi di dottorato con un lavoro sui rapporti tra il Romanticismo tedesco e la poesia francese, pubblicato in seguito con il titolo L’âme romantique et le rêve, che gli valse la cattedra di letteratura francese alla Facoltà di Lettere dell’Università di Basilea. Nel 1942 fondò i Cahiers du Rhône, una rivista culturale antifascista; in seguito si stabilì a Parigi dove collaborò a vari giornali e riviste. Alla morte di Emmanuel Mounier, Béguin gli successe a capo della rivista Esprit, che diresse dal 1950 fino alla sua morte.

 

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