«Shall I project a world?». Thomas Pynchon e la poetica della paranoia PDF Stampa Email

Carlo Avolio

Abstract

L'articolo prende le mosse dall'analisi della categoria di paranoia, valutandola da un punto di vista non semplicemente patologico (di ispirazione freudiana) e riferendola piuttosto a quella che Patrick O'Donnell ha chiamato paranoia culturale: una categoria interpretativa utile a mettere in luce alcune caratteristiche comuni alle espressioni artistiche dell'età contemporanea. Nello specifico, l'analisi dell'emergere della cognizione paranoica ne L'incanto del lotto 49 di Thomas Pynchon offre una chiave di accesso privilegiata alla questione circa la definizione della poetica del suo autore: la paranoia, infatti, funziona sia come dispositivo teorico che mette in crisi il processo di formazione della conoscenza in generale, sia come riferimento alla formazione della fiction stessa. La poetica di Pynchon, allora, si esibisce in quanto apertura alla possibilità di una narrazione costantemente contrapposta rispetto a quella portata avanti dalle strutture di potere dominanti.


Carlo Avolio si è laureato in filosofia presso le Università di Napoli «Federico II» e Firenze, maturando interessi di ricerca nell'ambito dell'estetica, dell'ermeneutica e della teoria della letteratura. La sua attenzione si è rivolta all'analisi dell'epifania nella narrativa joyciana (La terza qualità della bellezza. L'epifania in Joyce, Albatros, Roma 2010), al fenomeno della cultural paranoia e alla poetica di Thomas Pynchon.

 

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