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Spazi di invenzione tra delega e cattura |
Scritto da Administrator |
Mariangela Orabona Abstract L’articolo intende riflettere sulle forme estetiche di biorazzismo come strumenti di autorizzazione dell’iscrizione del razzismo all’interno dei meccanismi di potere dello stato moderno e neoliberale; sul ruolo dell'artista nero all'interno del museo; sulla sua produzione di soggettività nel creare un’opera che rifiuta di essere etichettata; sul ruolo del museo in termini di gestione e cattura capitalistica della differenza. Cosa è cambiato rispetto al passato, rispetto alla delega forzata, al fardello che un artista nero doveva sopportare? Quanto il museo investe culturalmente e politicamente nell'opera scelta e quanto invece sul nome dell'artista che la produce? Secondo quali dinamiche l’etnicità riconfigura se stessa attraverso il mercato dell’arte? L’esempio proposto è l'opera Endless Conundrum, An African Anonymous Adventuress di Kara Walker, ospitata nella mostra Ornament and abstraction, The dialogue between Non-Western, Modern and Contemporary Art alla Fondazione svizzera Beyeler.
Mariangela Orabona, dottore di ricerca in studi culturali e postcoloniali del mondo anglofono, è attualmente membro del progetto MeLa. I suoi ambiti di interesse sono gli studi culturali, i visual culture studies, l’arte postcoloniale e la precarietà nelle pratiche artistiche contemporanee. |