Razionalità, modernità e normatività: perché Hegel è ancora attuale? Intervista a Robert Pippin PDF Stampa Email
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Luca Corti (a cura di)

Abstract

Circa vent’anni fa, in America, prendeva le mosse un filone destinato a riportare Hegel al centro dell’attenzione filosofica statunitense, facendone un pensatore attuale da un punto di vista sia epistemologico sia di teoria dell’azione. Oggi tale rinascita si è pienamente affermata, dando vita ad un vivace dibattito che anima entrambe le sponde dell’Atlantico. Il nucleo attorno a cui ruota tale riattualizzazione è la riflessione teorica sulla «normatività», sviluppatasi a partire dalle idee di Wilfrid Sellars. Che cosa si intende esattamente per normatività? Perché leggere Hegel, oggi, da un punto di vista normativo? Quali sono le posizioni in gioco nel dibattito odierno e quale il loro interesse? Quali sono, infine, le prospettive per il futuro? Lo abbiamo chiesto a Robert Pippin, pioniere della riscoperta del pensiero hegeliano negli anni ‘90, e oggi esponente di punta dell’hegelismo d’oltreoceano. Tra i concetti hegeliani da preservare, sostiene Pippin, vi sono soprattutto una precisa idea di razionalità, e un’attiva concezione della modernità, che continua a rappresentare una sfida per la riflessione filosofica contemporanea. Categorie – intese da un punto di vista normativo – che per Pippin non dobbiamo abbandonare se vogliamo comprendere «come siamo diventati quello che siamo».

 

Luca Corti è dottorando in filosofia presso l’Università di Padova. Si occupa della ricezione americana del pensiero hegeliano, con particolare attenzione ai suoi sviluppi contemporanei e alle problematiche ad essa connesse. Tra le sue pubblicazioni vi sono diverse recensioni e l’articolo Crossing the line: Sellars on Kant on imagination (in corso di pubblicazione). Ha tradotto in italiano: A. Kenny, Nuova storia della filosofia occidentale, vol. II (2012) e vol. III (in corso di pubblicazione).


Robert Pippin è Evelyn Stefansson Nef Distinguished Service Professor of Social Thought e professore presso l’Università di Chicago. È autore di numerosi saggi e monografie su Hegel, sull’Idealismo tedesco, sul problema del moderno e su diversi altri soggetti connessi a queste tematiche, molti dei quali tradotti in varie lingue. Tra i suoi lavori Hegel's Idealism (1989), Modernism as a Philosophical Problem (1991), Idealism as Modernism: Hegelian Variations (1997), Die Verwirklichung der Freiheit (2005), Hegel’s Practical Philosophy (2008), Nietzsche, Psychology, and First Philosophy (2010), Hegel on Self-Consciousness (2011).

 

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