L’ekphrasis e l’immaginazione scientifica in Tolomeo PDF Stampa Email
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Courtney Roby

Abstract

Questo articolo indaga l’uso di Tolomeo di una modalità «ecfrastica» persuasiva a partire dalle sue opere Syntaxis Mathematica e Harmonica. Questo approcio dipende dalla capacità del lettore di figurare strutture e processi che, in virtù di invisibilità, impossibilità o una misura chiara, sono accessibili primariamente o solamente all’immaginazione. Esso è ottenuto per mezzo di vivide descrizioni di esperimenti mentali o reali fenomeni fisici, descrizioni che sono, secondo Tolomeo, destinate a porre le immagini davanti agli occhi del lettore. Questi passaggi ecfrastici sono stati fondamentali per richiamare l’«immaginazione scientifica», che a sua volta costituiva una componente essenziale della strategia persuasiva di Tolomeo. L’immaginazione scientifica, suscitata dai passaggi ecfrastici nel testo, è la base a partire da cui senso e ragione cooperano, come sostiene Tolomeo, «per penetrare progressivamente in ciò che è bello e utile», producendo la vera conoscenza scientifica.

 

Courtney Roby è assistant professor in lettere classiche presso la Cornell University. La sua ricerca si focalizza sulle pratiche letterarie connesse alla scienza e alla tecnologia nel mondo greco-romano. Tra le sue pubblicazioni in corso di stampa si segnalano i seguenti lavori: Natura machinata: Artifacts and Nature as Reciprocal Models in Vitruvius, «Apeiron»; Experiencing Geometry in Roman Surveyors’ Texts, «Nuncius»; e «The Discovery of Science», in Plantzos and Damaskos (eds.), Roman Reception of Greek Art and Culture: The Construction of Classical Heritage (Wiley-Blackwell). È in preparazione un suo libro sulle ekphraseis di congegni meccanici nella letteratura greca e latina.

 

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