Adaequatio flessibile: esperienza estetica e ripensamenti della ragione A partire da Giovanni Bottiroli e Silvano Petrosino

Matteo Bergamaschi

Abstract

La creazione artistica e l’esperienza estetica sono spesso contrapposte alla logica e al pensiero deduttivo, in un’ottica che riserva a questi ultimi il titolo di autentica manifestazione di logos; in questo articolo si intende problematizzare tale visione attraverso le proposte teoretiche di G. Bottiroli e S. Petrosino, i quali forniscono un quadro teorico che consente di scorgere nella letteratura e nell’esperienza artistica una manifestazione autentica della ragione umana. Se le analisi del primo privilegiano l’elaborazione categoriale, l’esperienza del soggetto è l’oggetto tematico della riflessione del secondo.

 

Matteo Bergamaschi, laureatosi con lode in filosofia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore con una tesi dal titolo «L’eretico M. Heidegger: le radici cristiane della meditazione sul tempo del giovane autore», svolge attualmente il dottorato di ricerca presso il medesimo ateneo. Il suo ambito di ricerca riguarda la metafora del teatro nella teologia di H.U. von Balthasar. È autore dei volumi Dire io, con C. Pallard, e Benedire. I poeti, con I. Menso.

 

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