Creazione o citazione: un’alternativa? PDF Stampa Email
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Enrico Fubini

Abstract

Lo stile neoclassico ci ha abituato alla pratica della citazione, l'uso di linguaggi musicali del passato, per la riscrittura in stile satirico e parodistico. Oggi, così come in passato, mettere le mani sul lavoro di altre persone non è qualcosa di scandaloso! Riflettendo su questa pratica, che in realtà non è esclusivamente tipica del neoclassicismo del XX secolo, ci può portare a riconsiderare il concetto di creazione artistica, che non è mai creazione ex nihilo, ma piuttosto un processo che attira in modo diverso dal passato e il presente. Sono citazione e creazione davvero alternative? Questa è probabilmente una domanda fuorviante. Forse il problema potrebbe essere risolto semplicemente considerando i due termini non come alternativi ma strettamente correlati. La citazione non è altro che una delle tante pratiche creative, spesso utilizzate in modi diversi da musicisti di tutte le epoche, e la creazione musicale implica sempre la citazione, in senso metaforico: in altre parole, non c'è creazione senza citazione.


Enrico Fubini è ordinario di storia della musica presso l’Università di Torino, ha tenuto lezioni e conferenze presso molte università straniere. La sua ricerca verte principalmente sulla storia dell’estetica musicale. Tra le sue pubblicazioni, tradotte in molte lingue straniere: L’estetica musicale dal Settecento a oggi, Einaudi, Torino 1964; Gli Enciclopedisti e la musica, Einaudi, Torino 1971; Musica e linguaggio nell’estetica contemporanea, Einaudi, Torino 1973; L’estetica musicale dall'antichità al Settecento, Einaudi, Torino 1976; Musica e pubblico dal Rinascimento al Barocco, Einaudi, Torino 1984; La musica nella tradizione ebraica, Einaudi, Torino 1994; La musica: natura e storia, Einaudi, Torino 2004; Il pensiero musicale del Romanticismo, EDT, Torino 2005; Il pensiero musicale del Novecento, ETS, Pisa 2007.

 

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