La pirateria, l’opera musicale e la concezione monosessuale della creatività. È tempo di sbarazzarsi di una metafora obsoleta e di affermare la mothership connection? PDF Stampa Email

Ulrik Volgsten

Abstract

Il saggio mette in evidenza l'interrelazione delle nozioni di pirateria, lavoro musicale e compositore geniale. In esso si mostra come la metafora del pirata richiede il concetto di oggetto prezioso da rubare. Questo oggetto è l'opera musicale immateriale, composta da un genio musicale. Anche se questa figura del genio è un mito del Romanticismo, si dimostra come essa sia fondata su un antico concetto di "monosessualità." Questa nozione ha conseguenze negative per compositori, musicisti e ascoltatori. Insieme, le metafore del pirata, del genio e del lavoro costituiscono una figura del pensiero che svolge una funzione di legittimazione per un malfunzionamento oggi del copyright. Si propone pertanto che la metafora del pirata debba essere ababndonata insieme a quella del genio romantico e dell'opera musicale immateriale. Al suo posto quella di mothership connection può essere una metafora più costruttiva.

 

Ulrik Volgsten è associate professor di musicologia presso la Örebro University, Svezia. Il suo ambito di ricerca concerne la musica come medium di comunicazione e spazia tra estetica, scienze cognitive e storia delle idee. Ha co-curato (con Steven Brown) l’antologia Music and Manipulation, Berghahn Books, New York e London 2006.

 

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