Per un campo di dibattito interdisciplinare: a proposito del ruolo dell’esperienza estetica nella giurisprudenza riguardante il copyright PDF Stampa Email
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Frédéric Döhl

Abstract

La questione del plagio nella musica (come nelle arti in generale) offre un campo eminente per la ricerca interdisciplinare, dove non c'è molto dialogo in atto in questo momento. Un possibile punto di partenza è la questione del giudizio sulla musica e sul ruolo dell'esperienza estetica in essa. Estetica filosofica, diritto e musicologia (e altri campi come neuroestetica, sociologia ecc.) hanno questo problema in comune, pur con le loro molte differenze di approccio, metodologia, apparati concettuali ecc. Questo lavoro mira a sottolineare che i tribunali, mentre decidono se un'opera musicale sia un plagio, non basano i loro giudizi sulle ontologiche qualità oggettive delle opere che hanno da confrontare, ma sull'impressione complessiva di ascoltatori qualificati. In tal modo, questo lavoro vuole sollevare la questione di come i concetti di esperienza estetica e impressione, sul piano di una loro applicazione in campo legale, sono correlati.

 

Frédéric Döhl è attualmente assegnista di ricerca per il progetto musicologico, presso il Collaborative Research Centre 626, «Aesthethic experience and the dissolution of artistic limits», della Freie Universität di Berlino. Lavora anche come avvocato specializzato nel settore del copyright per uno studio legale associato di Berlino. Le sfide attuali sui cambiamenti dell’idea del diritto d’autore sono il campo principale della sua attività di ricerca.

 

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