Richard Wagner e il plagio musicale: modalità di creazione e di nascondimento PDF Stampa Email
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Annie Yen-Ling Liu

Abstract

Anche se una volta Richard Wagner ammise alla moglie Cosima di aver "rubato" dalla Dante Symphony di Liszt, egli non era d'altro canto disposto a rivelare i suoi debiti creativi nei confronti di Liszt. L'atteggiamento di Wagner riguardante l'influenza e l'appropriazione è indicativo del "paradosso dell'originalità", un concetto proposto da Thomas McFarland per descrivere la tensione perpetua nella cultura letteraria tra ineludibile influenza artistica e requisito di originalità. Questo saggio propone un modello interpretativo basato su questo "paradosso" e le dinamiche di produzione conscia e inconscia, centrato sugli scritti di prosa di Wagner e la rete tematica e formale che collega il Parsifal di Wagner alla Dante Symphony e alla cantata Le campane della cattedrale di Strasburgo sempre di Liszt. Nell'appropriarsi delle tecniche e idee di Liszt, l'intenzione di Wagner potrebbe essere stata di trascendere così come di assorbire il suo modello. Anche se nascondendo questa influenza, ha consentito a Wagner di consolidare un linguaggio musicale avanzato che realizza una visione comune di progressione artistica.

 

Annie Yen-Ling Liu è associate professor di storia della musica presso la School of Music at Soochow University. I suoi interessi di ricerca e didattici riguardano la sinfonia nel XIX secolo, la nuova scuola tedesca, il Romanticismo tedesco e l’estetica tra arti visive e letteratura. La sua ricerca di dottorato è stata premiata con un «Geballe Dissertation Prize» e un anno di residenza presso lo Stanford Humanities Center.

 

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