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L’icona problematica. Sulla raffigurazione di Cristo in La ricotta di Pasolini e La passione di Mazzacurati |
Matteo Bergamaschi Abstract L’articolo esamina il problema della raffigurazione del soggetto sacro nel contesto contemporaneo, a partire da La ricotta di P.P. Pasolini (1963) e La passione di C. Mazzacurati (2010), che hanno il pregio di raffigurare il processo stesso della rappresentazione sacra. Attraverso il riferimento a J. Baudrillard e G. Debord, si ricostruisce il quadro dell’apparato consumo-spettacolo, segnato da una dinamica di autoreferenzialità, di «immanenza», al cui interno viene calato l’interrogativo circa una possibile icona, ovvero una «rappresentazione visibile dell’invisibile» (J.-L. Marion e P. Evdokimov). Se Pasolini, grazie alla «passione del proletario», riscatta la natura umana misconosciuta dal sistema raffigurativo ufficiale e dall’industria culturale istituendo attraverso l’escluso Stracci il riferimento a un «esterno» (un «irrisolto») rispetto al consumo e allo spettacolo, Mazzacurati recupera tale strategia dispiegando un processo di de-spettacolarizzazione, ovvero di sottrazione del soggetto sacro alla dinamica dello spettacolo.
Matteo Bergamaschi, laureatosi con lode in filosofia presso l’Università Cattolica di Milano con una tesi dal titolo L’eretico M. Heidegger: le radici cristiane della meditazione sul tempo del giovane autore, ha svolto il dottorato di ricerca presso il medesimo ateneo. Il suo ambito di ricerca riguarda la metafora del teatro nella teologia di H.U. von Balthasar. È autore insieme a D. Navarria di Il segno intrattabile. Antropologia del simbolo e del consumo a partire da Silvano Petrosino. |