Che genere di nero è il «nero» della questione nera secondo Hollywood. La mercificazione della blackness ai tempi di Obama

Miguel Mellino

Abstract

L’articolo cerca di mettere a fuoco una certa codificazione culturale della storica questione nera negli Stati Uniti presente in alcuni film recenti di Hollywood. Punto di partenza è un noto saggio di Stuart Hall: Che genere di nero è il nero della cultura popolare nera? L’assunto principale dell’articolo è che l’elezione di Obama ha indotto la produzione di una serie di film storici sulla questione africano-americana che ci propongono non solo un’ulteriore mercificazione della blackness come stile di vita, ma anche una sua incorporazione alla narrazione del «sogno americano». La questione nera viene qui narrata come una causa destinata inevitabilmente a vincere all’interno di una nazione che da sempre, secondo la colonialità del suo sistema di autorappresentazione, si è autonarrata come la terra promessa dei diritti dell’uomo. L’articolo sostiene invece che l’unico tratto nero del sogno americano, come mostra l’incessante elenco di omicidi neri per mano della violenza istituzionale americana, resta un persistente incubo razziale. Questo lato oscuro dello stato penale neoliberista americano può essere concepito come una brutale interruzione di questa particolare codificazione culturale.

 

Miguel Mellino è docente di Studi Postcoloniali e Relazioni Interetniche all'Università di Napoli «L'Orientale». Tra le sue pubblicazioni, Stuart Hall: Cultura, Razza e  Potere (ombre corte 2015), Cittadinanze Postcoloniali. Appartenenze, razza e razzismo in Italia e in Europa (Carocci, 2012), Post-Orientalismo. Said e gli studi postcoloniali (Meltemi, 2009); La Cultura e il Potere. Conversazione sui Cultural Studies (con Stuart Hall, Meltemi, 2006), e La Critica Postcoloniale. Decolonizzazione, capitalismo e Cosmopolitismo nei Postcolonial Studies (Meltemi, 2005). È stato inoltre il curatore degli scritti politici di Frantz Fanon, L'anno V della rivoluzione algerina (Deriveapprodi, 2007) e Per la rivoluzione africana (Deriveapprodi 2006) e di Discorso sul Colonialismo di Aimé Césaire (ombre corte, 2010).

 

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