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Per una filosofia tragica dei possibili. G. Bataille e G.W.F. Hegel a confronto su Fondamento e Possibilità |
Susanna Mati Abstract Secondo Bataille, il Sistema hegeliano - come egli lo ha recepito attraverso la mediazione di Kojève -, pur mirando a rappresentare l'Intero (cioè il Vero), fallisce, perché non riesce a contenere gli estremi dell'esperienza, come il momento mistico o erotico: perciò non è la sintesi dei possibili. La stessa posizione del Fondamento, dalla quale il Sistema prende avvio, conduce ad una discussione del ruolo del Possibile (e del tragico) all'interno del Sistema.
Susanna Mati ha insegnato estetica allo IUAV di Venezia (2005-13). Tra i suoi libri, per Moretti & Vitali: Ninfa in labirinto (2006); La mela d'oro. Mito e destino (2009); Sex and the City. Favola della donna single (2011); Filosofia della sensibilità. Per un'estetica come pensiero mitologico (2014). Con F. Rella ha pubblicato per Mimesis tre ricerche su: Georges Bataille, filosofo (2007); Nietzsche: arte e verità (2008); Thomas Mann: mito e pensiero (2012). Ha curato opere di G. Bataille, W. F. Otto, Novalis, K. Reinhardt; per i Classici Feltrinelli: F. Hölderlin, Poesie scelte (2010); Novalis, Inni alla Notte e Canti spirituali (2012); Platone, Fedro (2013); F. Nietzsche, La nascita della tragedia (2015). |