Imparare a disimparare. Memoria e incorporazione nei processi improvvisativi in musica PDF Stampa Email

Roberto Zanetti

Abstract

In questo saggio si intende muovere dalla dicotomia tradizionale tra composizione ed esecuzione per poi assumere una prospettiva che si concentra sulle condizioni preliminari dei processi improvvisativi piuttosto che sui caratteri del loro svolgimento immanente. Nel primo paragrafo si metterà in luce come l’improvvisazione sia strettamente legata alla memorizzazione di un ampio repertorio di formule, giri armonici e schemi ritmici che hanno l’obiettivo di rendere fluida e naturale la performance. Si tratta però di una memoria da non intendere soltanto in senso meccanico, come si vedrà nel secondo paragrafo: tale facoltà si configura infatti come un elemento facilitatore, e non sostitutivo, di una buona performance. Infine, verrà chiarito come l’abilità richiesta per agire coerentemente nel processo improvvisativo si attivi nel momento in cui l’oggetto della memoria viene disimparato nella sua dimensione di risposta immediata e irriflessa a uno stimolo sonoro e imparato nuovamente dal musicista nella forma dinamica dell’incorporazione.

 

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