La forza cognitiva della metafora PDF Stampa Email

estetica. studi e ricerche, II, 2017

 

La forza cognitiva della metafora

 

Curatrice: Annamaria Contini

Data entro cui inviare gli articoli: 30 ottobre 2016

Data di pubblicazione: giugno 2017

 

Nel 1962, Max Black pubblica il volume Models and Metaphors, nel quale raccoglie alcuni scritti che propongono una nuova spiegazione della metafora (l’interaction view) e il suo avvicinamento ai modelli teorici della scienza. Questi scritti in breve tempo diventano «seminali», aprendo un dibattito sulla funzione conoscitiva della metafora che coinvolgerà filosofi come Nelson Goodman, Donald Davidson, Paul Ricœur ed altri ancora. D’altra parte, nel 1960, Hans Blumenberg aveva pubblicato Paradigmi per una metaforologia, in cui evidenziava le modalità figurative, simboliche e metaforiche attraverso le quali si esprime la filosofia. Ma la discussione non resta circoscritta al campo della filosofia: anzi, nei decenni successivi, sono gli studiosi delle scienze cognitive a interrogarsi più sistematicamente sulla questione della metafora, sottolineandone la capacità di estendere il significato di un termine, di far interagire diversi domini concettuali, di riorganizzare categorie e conoscenze. Un tema classico dell’estetica diventa così un tema multi- e trans-disciplinare, aprendosi anche alle indagini condotte in ambito educativo e didattico. Non sempre, tuttavia, vi è stata un’effettiva comunicazione tra queste prospettive di ricerca. Il presente numero di «estetica. studi e ricerche» vorrebbe contribuire a rendere realmente interdisciplinare la riflessione sulla metafora, nella convinzione che oggi solo una visione non settoriale del problema consenta di far avanzare realmente la discussione. Da un lato, si potranno dunque proporre degli articoli che mettano a confronto diversi approcci e/o teorie; dall’altro lato, si potranno proporre degli articoli che esplorino la funzione cognitiva della metafora a partire da un certo autore o nel quadro di una certa tradizione di ricerca. In tal senso, si auspica che a questo numero della rivista collaborino sia studiosi di estetica e di altre discipline filosofiche, sia studiosi di scienze cognitive e di scienze dell’educazione.

 

Gli autori possono sottoporre gli articoli al Comitato editoriale della rivista, inviandoli al seguente indirizzo: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.

I contributi potranno essere redatti in lingua italiana o in lingua inglese. Gli articoli dovranno essere spediti entro il 30 ottobre 2016. Essi dovranno essere accompagnati da un breve abstract di circa 100 parole e da cinque parole-chiave in lingua inglese.

 

 

Tutti gli articoli pervenuti saranno sottoposti a una procedura di blind peer review. Le Norme editoriali sono visionabili sul sito web della rivista. Gli articoli non dovranno superare i 40.000 caratteri (spazi inclusi).

 

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