D'accordo per mentire. Realtà e rappresentazione in Girard e Vattimo Stampa
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Luca Bagetto

Abstract

L’articolo discute il confronto tra Girard e Vattimo intorno alla questione del cristianesimo, seguendo sia la protesta di Girard di non voler ripudiare l’ortodossia tradizionale – come invece pretende Vattimo –, sia la presa di distanza del pensatore francese dal modo in cui Vattimo intende l’interpretazione, sia ancora l’autocritica di Girard circa la sua precedente interpretazione del sacrificio cristiano, in Delle cose nascoste sin dalla fondazione del mondo. La tesi è che questa autocritica deve condurre Girard ad abbandonare la prospettiva evoluzionistica di un progressivo superamento della violenza, e ad abbracciare la prospettiva di un conflitto interno a Dio stesso. La verità accoglie in sé l’espulsione della verità, proprio come la legge accoglie in sé l’interruzione della legge.

 

Luca Bagetto è professore associato di Filosofia teoretica all’Università di Pavia, presso la Facoltà di Musicologia di Cremona. Ha pubblicato studi su Dietrich Bonhoeffer, sulla scuola filosofica torinese, su Hegel e sull’ermeneutica. Attualmente si occupa del rapporto tra la legge e la sua sospensione, e del problema del combattente irregolare.